FAIM-11COMUNICATO STAMPA

Venerdì  scorso  (26/2/2016) si è svolta  in Roma  presso la Sala delle  Regioni in via dei Frentani  la riunione del Comitato di coordinamento del Forum delle associazioni degli italiani nel mondo (FAIM).

La riunione  ha passato in esame i diversi aspetti di carattere organizzativo relativi all’ iter e allo svolgimento del  congresso del  Forum che si terrà in Roma il 29 aprile prossimo.
Il Comitato ha  fatto il punto sulle riconferme, alla data  pervenute, da parte  delle associazioni che già avevano aderito alla iniziativa degli “Stati Generali “.

Il Comitato  ha  definito l’articolazione dei contenuti  della relazione  che aprirà il congresso,  il cui tema è : “70° della Repubblica: La Repubblica di tutti gli italiani -Costituzione, diritti e lavoro dell’Italia migrante”.

Il programma  dei lavori prevede, in specie,  un focus sull’evoluzione dei processi migratori e sulle nuove questioni che si pongono sia a livello nazionale che internazionale, sul piano dei diritti sociali e umani e sulla importante funzione che le collettività migranti possono assolvere nella costruzione di nuovi e positivi equilibri.

L’assemblea congressuale si concluderà con l’elezione degli organi e con il programma di lavoro del Faim per i prossimi anni. 

Con Il congresso del Forum si costituisce un soggetto di forte rappresentanza sociale del mondo delle associazioni largamente rappresentativo, autonomo e pluralistico, mirato a rafforzare il ruolo delle associazioni nelle comunità italiane all’estero e nella rappresentazione delle loro rivendicazioni verso le istituzioni ai diversi livelli.

Il Comitato di coordinamento ha anche preso in esame l’avvenuta ricomposizione del CGIE ritenendo importante ed impegnativo il compito che al suo interno attende ai suoi componenti che, provenienti dall’estero e di nomina governativa, sono espressione del mondo delle associazioni, per natura e finalità, diverse dai partiti politici.  Il Comitato esprime molte perplessità  per la nomina del rappresentante del MAIE fra le associazioni nazionali, dal momento che lo stesso si configura ed opera come rappresentanza partitica, con propri eletti in Parlamento. Nel rispetto della legge istitutiva del Cgie, questa organizzazione avrebbe dovuto essere inserita nella quota riservata ai partiti.

Il Comitato di coordinamento  esprime il forte auspicio che, dalla composizione degli organi che ne devono garantire il funzionamento e, poi, nell’impegno per il rilancio dell’attività del CGIE su basi  nuove, la componente associativa, unitariamente e insieme a quanti intendono impegnarsi nel  suo rinnovamento possa contribuire in modo determinante  a  trovare le soluzioni più idonee ed efficaci.

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